domenica 10 gennaio 2016

Pale eoliche


Sono in treno, mi trovo all'altezza di Foggia nei pressi del promontorio del Gargano. C'è una bella giornata e il mio sguardo non può che soffermarsi su questi giganti che ruotano nel cielo. Tanti criticano queste installazioni perché abbruttiscono il paesaggio. È vero lo fanno!  Ma a me piacciono lo stesso! Evocano una certa eleganza metafisica, così slanciati e leggiadri muovono le loro bianche braccia. Mi viene in mente il futuro almeno quello che a me piacerebbe che fosse: un armonica fusione di natura e modernità,  prati verdi e dolci colline popolate da pale eoliche che ci permettono col loro lavoro di rendere il mondo più pulito e forse migliore. Sarebbe bello se lasciassi ai miei nipoti un cielo più limpido e un'aria più fresca e leggera. Forse in futuro non sarà  proprio così, ma mi piace avere questa illusione!

domenica 27 dicembre 2015

Frittata di carciofi con albumi montati


Ciao a tutti, questo periodo mi è tornata la voglia di cucinare e di preparare piatti nuovi. Così avevo delle uova fresche di galline nostrane, regalatemi da Sarà e JP, dei miei carissimi amici. Ho messo da parte subito l'idea di un pan di Spagna perché per quello ho bisogno di una domenica per prepararlo e farcirlo, così ho pensato: perché non fare una frittata con gli albumi montati? Sono andato in rete e ho trovato delle ricette a riguardo, ho invitato Francesca per sottoporla all'esperimento. In realtà la ricetta è frutto della collaborazione di entrambi perché la Fra appena ha sentito l'idea si è subito esaltata e si è divertita a montare gli albumi: è una magia che ci fa tornare bambini. In più la presentazione del piatto è tutto merito suo, perché come avete visto fino ad oggi mi devo impegnare di più in questo campo e nell'esecuzione fotografica.

Ingredienti

5 uova
50g di parmigiano grattugiato
Pepe rosa
Zenzero
2 carciofi
1 spicchio d'aglio
Aneto
1 foglia di alloro
Olio
Vino

Preparazione

Pulite i carciofi, io son pigro, di solito li compro in piazza alle bancarelle, già mondati. Tagliateli a fettine sottili. In una padella mettete un filo d'olio,  lo spicchio d'aglio schiacciato e la foglia di alloro, io la fortuna di usare il mio alloro proveniente direttamente dalla Puglia. Ponete i carciofi e fatelo soffriggere per qualche minuto. Aggiungete una fettina di zenzero grattugiato e poi sfumate con un dito di vino bianco. 
Nel frattempo prendete le uova e dividere i tuorli dagli albumi. Montate gli albumi a neve ben ferma, dovranno essere ben sodi perché la preparazione presenta molte parti solide che possono concorrere a farli smontare. Nei tuorli aggiungete il parmigiano, il pepe rosa e l'aneto di cui ne adoro l'aroma delicato e che ho iniziato ad usare recentemente dopo un viaggio in Grecia. Sbattere i tuorli. Aggiungete i carciofi. In fine unitevi gli albumi, mescolando con una spatola dal basso verso l'alto proprio come si fa col pan di Spagna. Prendete una teglia ungetela con olio e versatevi dentro l'impasto così ottenuto e ponetela in forno preriscaldato a 180 C per 15 minuti, almeno fin quando non sarà bella dorata. Mangiatela e buon appetito.
Questo piatto ci ha fatto venire in mente una bella colazione in un Diner americano per cui il film che io e la Fra abbiamo decisi di abbinare è American Graffiti.

domenica 20 dicembre 2015

Star wars- Episodio VII- Il risveglio della Forza

Venerdì sera sono andato al cinema pieno di entusiasmo con i miei amici Anna, Ivan e Francesca: già solo questo ha reso la serata speciale! Così dopo una sana cena a base di Club sandwich con salmone affumicato e mele(devo dire buonissimo, complimenti allo chef per l'abbinamento), siamo andati a vedere il film.
Io ero molto curioso perché dopo i recenti episodi della saga(I, II e III per intenderci), il mio interesse per Star Wars era andato scemando, tanto che episodio II e III non li ho mai visti, tanta è stata la delusione per Episodio I. Il regista, J.J. Abrams mi piace molto, ed è uno che sa fare cinema(vedi il recente reboot di Star Trek), ma soprattutto creare storie che suscitano interesse negli spettatori( Lost è una delle mie serie preferite in assoluto). La sceneggiatura l'ha scritta con  Lawrence Kasdan, sceneggiatore degli episodi V e VI, che sapeva come e dove mettere le mani e Michael Arndt, sceneggiatore di Little Miss Sunshine(film che ahimè, ancora non ho visto!)
Devo dire che sedersi di fronte allo schermo e vedere scorrere le famose scritte interstellari fa molto emozionare, ci si rende conto che si è di fronte a qualcosa di epico.  Poi quando è comparso Han Solo, ho provato un gran senso di liberazione perchè so che su di lui si può sempre contare, un modo più o meno rocambolesco per metterti in salvo lo trova sempre.
Il film mi è piaciuto moltissimo,   è all'altezza dei vecchi episodi, ha un bel ritmo  e conserva quella la vena filosofico-religiosa che caratterizza la saga, ma che con questo episodio è tornata ad essere misteriosa e creatrice di speranza. Tra i nuovi personaggi quello che mi ha colpito di più è stata Rey, una ragazza che vive da sola in attesa del ritorno dei suoi genitori e che si procura da mangiare trovando e vendendo vecchia ferraglia. Verrà catapultata suo malgrado in una serie di eventi a cui non potrà sottrarsi.
Altro non vi dico, vi rovinerei il film, che merita di essere visto, andate al cinema e vi divertirete.
Non posso lasciarvi senza aver dato il piatto abbinato, impresa ardua vista la materia di confronto...io direi un piatto che deve essere una scoperta, da assaporare boccone dopo boccone, tipo una parmigiana di melanzane che è sempre una nuova avventura, sia nel cucinarla, piena di strati che si possono condire a fantasia, sia nel gustarla, con le melanzane che si sciolgono in bocca. In oltre la accompagnerei con un buon Primitivo di Manduria.
Buona visione e buon appetito!

giovedì 22 ottobre 2015

Expo

Expo,  non potevo perdermi questa esperienza anche se il tema conduttore è stata la fila e non il cibo. Quanta gente, tanta e anche troppa: infatti la scelta dei Padiglioni da visitare è stata condizionata dalle code. Ci son stato con i miei amici Beppe, Francesca e Francesco: l'allegra combriccola di Firenze.
Mi son piaciuti soprattutto il padiglione della Francia e quello della Spagna. Il primo perché mostrava ciò che il paese sta facendo in ambito di ricerca e innovazione per ottimizzare la produzione agricola e portare beneficio ai paesi in via di sviluppo. La Spagna però ci ha regalato l'esperienza più bella, una degustazione di ottimi formaggi provenienti dalla Cantabria, prodotti in maniera artigianale. Devo dire che mi han colpito in particolare un pecorino stagionato e l'ottimo picon, un formaggio erborinato dal gusto molto deciso. Chissà un giorno riuscirò a tornare in Spagna e magari fare il cammino di Santiago per poterli assaggiare sul posto, magari aggiungendoci anche un' ottima scorpacciata di acciughe. Peccato perché non son riuscito a visitare i padiglioni orientali e quelli latinoamericani, che mi interessavano di più, ma ho visto cose favolose vicino al ristorante coreano: le spezie e gli ingredienti usati nella loro cucina con una incredibile varietà di colori.

sabato 17 ottobre 2015

Inside out


  Eccomi qua, dopo lunghi mesi di silenzio, mi rifaccio vivo: doveva arrivare l'autunno con le sue temperature fresche e il cambio di colori per farmi tornare la voglia di andare al cinema e cucinare. In realtà mi son fatto prendere dalla pigrizia, perché di film ne ho visti, ma non ho pubblicato i post. Invece di piatti nuovi non ne ho provati molti e col caldo torrido mi son nutrito fondamentalmente di insalate.
 Veniamo a noi e a questo bel film d' animazione. Mi è piaciuta l'idea di rappresentare le emozioni con 5 personaggi: Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto. Siamo nella testa di Riley, una ragazzina di circa dieci anni che con la famiglia si trasferisce dal freddo Minnesota alla più calda San Francisco. Qui deve adattarsi alla nuova vita e affrontare le difficoltà di una nuova casa, nuova scuola e la mancanza dei vecchi amici. Il film è basato sulla contrapposizione  tra Gioia e Tristezza. Nella prima parte del film Gioia ha il comando del centro di controllo della mente e mette il suo timbro sui ricordi più importanti di Riley, lasciando Tristezza in disparte. Ma quando le difficoltà si accumulano Riley si chiude in se stessa e nella tua mente Gioia e Tristezza si smarriscono tra il labirinto dei ricordi e dell'inconscio. Riusciranno a trovare la via di ritorno solo quando Gioia stessa si renderà conto che la felicità di Riley non può esistere senza il contributo di Tristezza e le permetterà di comandare la consolle del Centro di Controllo. Da qui il messaggio del film: non possiamo negare la tristezza, perché questa emozione è ugualmente costruttiva quanto la gioia. Viviamo tutti momenti difficili in cui prevalgono emozioni negative, ma sembra che nella nostra società non sia ammesso essere tristi.  Ma come facciamo ad apprezzare la felicità  se non abbiamo conosciuto anche la tristezza? Voi cosa ne pensate?
 Vi saluto e vi auguro una buona visione magari vedendo il film invece che con i soliti pop corn una buona fetta di raimbow cake.

domenica 31 maggio 2015

Humandroid

  I film di fantascienza mi piacciono molto, soprattutto quelli che pongono interrogativi di tipo etico ed esistenziale. Questo sono andato a vederlo con Ivan, mio carissimo amico e  un grande appassionato del genere. Il film è diretto da Neil Blomkamp, lo stesso di District 9, che dopo il flop di Elysium è tornato a girare in Sudafrica, cosa a noi gradita per la diversità dell'ambientazione rispetto ai film hollywoodniani.
  Come in District 9 siamo a Johannesburg in un futuro molto prossimo, però questa volta non ci sono gli alieni come protagonisti, ma i robot che permettono all'uomo di controllare il crimine dilagante nella città. In questo contesto un giovane ingegnere(Dave Patel) crea Chappie, un tenero robot che assomiglia ad un cucciolo nel modo di fare, ingenuo e facilmente influenzabile. Così mentre il padre naturale gli insegna le arti, la scienza e a rispettare il prossimo, il padre adottivo gli insegna a delinquere per trarne profitto.
  Il film è più d'azione che di concetto e  in questo è simile a Robocop. Pone l'interrogativo se sia possibile considerare umana un'intelligenza artificiale: l'uomo sarebbe in grado di rispettare i sentimenti di una macchina? Ci si può affezionare ad una macchina fino al punto da considerarla un proprio figlio? Io aggiungo, ci si  potrebbe innamorare di essa? 
  Ivan mi ha consigliato di vedere Trascendent, ma io prima o poi ci voglio aggiungere anche Metropolis e rivedere Blade Runner e 2001: odissea nello spazio.
  Il piatto che abbino a questo film è il bunny chow tipico del Sud Africa, non l'ho mai assaggiato, ma mi piacerebbe molto: è uno stufato di carne al curry servito dentro mezza forma di pane.


  





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sabato 30 maggio 2015

Ma quant'è buona la cucina romana!!!

Roma è bellissima, con i suoi monumenti, la sua storia e il suo cibo. Sono stato a Roma quasi un mese fà e precisamente nel week end del I maggio e non l'avevo mai vista così caotica e brulicante di vita. Insieme a  Beppe, Francesca e Vera siamo andati a vedere il concertone in piazza San giovanni, ma  l'interesse  è scemato presto anche perchè da qualche anno non cantano più i grandi della nostra musica. Così messi di fronte a degli spenti Bluvertigo, abbiamo deciso di gratificarci con la porchetta: a Roma si mangia il panino col pane casereccio. Che buono me lo ricordo ancora e mi vien l'acquolina...

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Il giorno dopo è stata la volta del favoloso tiramisù da asporto da Pompi. Veramente buono, fatto come piace a me: poco biscotto e tanta crema, cosa darei per mangiarne uno adesso!!!Sarebbe bello che qualche altra pasticceria, magari nei dintorni di Padova, ne copiasse l'idea.


Poi non vi dico il baccalà fritto da FILETTI DI  BACCALA' vicino a Campo dei fiori: croccante fuori e morbido dentro. Il baccalà lo adoro e fritto si può mangiare anche in Puglia, specialmente nel periodo natalizio.  Questa fantastica trattoria vende anche il baccalà per asporto, cosa che ho apprezzato molto e l'esperienza è davvero romana perché la signora che lo cucina e lo vende ha un modo di fare che mi ha ricordato la Sora Lella. Da provare, ve la consiglio.




E del Caffè di Sant'Eustacchio ne vogliamo parlare? Buono, cremoso come mai l'ho bevuto in vita mia, semplicemente sublime: le macchine sono girate di spalle ai clienti per creare mistero sulla preparazione. Eccolo qua...



Il clou è arrivato la domenica quando, dopo una bella mattinata passata nei Fori Romani ci siamo diretti a Trastevere nella trattoria IL CIAK. Il nome è una garanzia: ci sono attaccate alle pareti le immagini più belle dei film girati negli anni d'oro di Cinecittà. Si mangia insieme ad Alberto Sordi, Fellini, Totò, Sofia Loren, solo per citarne alcuni. Io ero in totale euforia e ho deciso di scatenarmi prendendo gli spaghetti alla grigia e soprattutto la coda alla vaccinara. Ero sempre stato incuriosito da questo piatto e mi chiedevo come fosse cucinata la coda della mucca. Alla fine ho scoperto essere un ragù in stile napoletan-pugliese dal gusto buonissimo perchè la carne ha tanto osso ed è cucinata con tanto sedano. L'ho mangiata con tutto me stesso, bevendoci sopra del buon rosso.

  
Poi felici e contenti per tutte queste leccornie siamo andati verso la stazione e ripartiti alla volta di Padova, consapevoli che cose da vedere e piatti da mangiare ce ne sono ancora molti...
A voi cosa è piaciuto della cucina romana? Avete suggerimenti su cosa mangiare e dove andare ad assaggiare qualcosa di tipico?